L’arrivo del Ministro Stefani a Macerata è un fatto storico, oltre che politico. Per me, disabile dall’infanzia e impegnata a difendere i diritti dei più fragili da tutta la vita, significa molto più di ciò che appare. È la sintesi o il punto più alto, se volete, di un percorso iniziato tanto tempo fa e che oggi trova nella Lega una sponda concreta a cui approdare. Non è un caso, infatti, che abbia deciso anzitempo di procedere con il mio impegno politico all’interno del partito di Matteo Salvini. L’ho fatto perché ho trovato in lui una concreta volontà di aiutare i disabili, di renderli oggetto di politiche specifiche e adeguate.
Dico “concrete” perché della disabilità si sono occupati più o meno tutti da sempre, con fiumi di parole e bei discorsi che non hanno tuttavia mai trovato realizzazione nell’agenda politica nazionale.
La Lega ha dato a questo tema dignità e spazio di azione, dedicandole perfino un Ministero a sè stante. Il primo Ministero per la disabilità è nato in Italia per volontà e su richiesta della Lega e di questo sono grata e oltremodo felice. Ringrazio il Ministro Erika Stefani, che ha lavorato ottimamente, ottenendo e destinando alle politiche sulla disabilità risorse mai spese prima.
Ricordo, a titolo esemplificativo, i recenti 410 milioni di euro che aiuteranno le realtà locali a potenziare e migliorare i servizi, a concretizzare i progetti di vita di tante persone disabili: garantiscono, tra le altre cose, sostegno alle famiglie che si trovano sole dinanzi all’impegno di accudire e assistere un familiare disabile, il più delle volte con grandissima difficoltà. 6 milioni di euro arriveranno nelle Marche, permettendo agli studenti disabili di avere dei professionisti capaci di affiancarli nel loro percorso educativo, che, per realizzarsi pienamente, deve portarli ad integrarsi ed esprimere specifiche capacità ed attitudini.
Da responsabile della Lega per la disabilità nelle Marche, avverto il peso e la responsabilità di un cambiamento che è epocale. Abituata a rincorrere la politica per avere briciole di attenzione, mi vedo oggi riconosciuto, grazie a Matteo Salvini e alla Lega, il diritto di essere fragile.
Nelle scorse settimane il Consiglio Regionale delle Marche ha dato il via libera alle proposte di modifica della legge regionale 18 del 1996 che regola la promozione e il coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone con condizioni di disabilità. Un altro fatto importantissimo che rivede, rafforzandolo, il ruolo della Consulta, un organo che esiste solo nelle Marche e coinvolge tutte le associazioni che si occupano quotidianamente delle persone con disabilità. Sono orgogliosa e felice di questo momento, che, se da un lato apre ad una nuova fase politica, dall’altro mi ripaga delle tante battaglie fatte per migliorare le condizioni di chi, come me, vive ogni giorno il peso della propria disabilità.
La visita del Ministro Stefani è dunque un fatto che va oltre la politica. È l’emblema di un percorso che ha radici nel tempo e che proprio per questo trova, nella solidità delle sue fondamenta, la forza per affrontare il futuro.
Anna Menghi