Approvata a maggioranza la proposta di legge regionale, ad iniziativa dell’Esecutivo, in materia di sostegno all’editoria e all’informazione locale. Viene abrogata la legge regionale del 1997 e recepito il nuovo quadro normativo e comunitario in materia di informazione, prendendo atto dell’evoluzione della tecnologia, dell’editoria e del mercato. Tra le finalità delle nuove norme promuovere la conoscenza da parte dei cittadini dell’attività svolta dall’amministrazione regionale, favorire la diffusione della cultura regionale, la divulgazione delle notizie di interesse per la comunità marchigiana, il pluralismo e, per quanto riguarda il panorama informativo locale, scongiurarne l’impoverimento, salvaguardare i livelli occupazionali e incoraggiare gli investimenti in innovazione tecnologica. La Regione prevede contributi per fornitori di servizi di media audiovisivi, radiofonici ed editoria elettronica, nel rispetto di requisiti minimi come la sede legale nelle Marche, l’iscrizione da almeno due anni al Registro operatori di comunicazione, la presenza in redazione di almeno un giornalista iscritto all’Albo, la regolarità nel pagamento degli stipendi e dei contributi. L’articolato di legge, integrato da sette emendamenti proposti dai gruppi Pd e M5S, è stato approvato a maggioranza. Per l’attuazione della legge è autorizzata la spesa complessiva di euro 1,2 milioni nel triennio 2024-2026, con stanziamento annuale di 400mila euro.