“Sul dimensionamento scolastico la Regione, con l’assessore Biondi in testa, ha avuto il merito di non nascondere la testa sotto la sabbia affrontando la questione di petto, da mesi e attraverso un serrato lavoro di concertazione sul territorio, per limitare il più possibile i disagi alle famiglie marchigiane. Le critiche del capogruppo del Pd regionale Maurizio Mangialardi sono dunque totalmente strumentali ed attestano una preoccupante superficialità e disinformazione. La Regione, infatti, non ha scaricato, come dice Mangialardi, le responsabilità su Province e Comuni: l’art. 138 del DL 31 marzo 1198 n.112 stabilisce che le Regioni programmano l’offerta formativa “sulla base dei piani provinciali” e, come conferma l’articolo 139 dello stesso DL, spetta a Province e Comuni “l’istituzione, l’aggregazione e la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione”.
Così il capogruppo della Lega Renzo Marinelli, presidente della commissione Cultura del consiglio regionale, in replica al collega Mangialardi che accusa la regione di atteggiamento remissivo rispetto ai tagli delle autonomie scolastiche.
“Sarebbe ora che il PD e Mangialardi ammettessero le responsabilità della loro maggioranza europea nella definizione dei criteri del PNRR a cui il dimensionamento scolastico risponde invece di sollevare questioni di lana caprina adesso che bisogna applicarli – aggiunge Marinelli -Le Marche sono state tra le prime regioni italiane ad uscire con le linee guida che sono state frutto di intensa concertazione anche con l’Ufficio Scolastico Regionale e i sindacati. Alla luce degli interventi rimane inalterato il numero dei plessi il turnover assorbirà velocemente le ricadute occupazionali. Per quanto attiene agli accorpamenti, effettuati nel numero minimo consentito dalle stringenti norme PNRR, riguardano istituti sottodimensionati e senza reggenza che, con questa misura, avranno invece un dirigente proprio alla guida”.