La consigliera di Pari Opportunità della Regione Marche e consigliera regionale per la Lega è intervenuta sul tema della violenza contro le donne in occasione della seduta aperta tematica del Consiglio regionale delle Marche.
“I dati relativi alla violenza sulle donne, in crescita anche nelle Marche, ci impongono di agire come cittadini e come istituzioni e non solo nel senso della condanna e della repressione che può contare sul determinante strumento del codice rosso per cui il governo ha calendarizzato per domani al Senato l’esame del DL, già approvato dalla Camera, per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure cautelari. È inaccettabile anche il minimo rischio che il dolore e lo sconcerto generati dagli episodi di femminicidio che anche in questi giorni riempiono le pagine di cronaca siano transitori o, peggio, possano diventare routine.
È necessario lavorare sull’educazione al rispetto da cui non può prescindere una comunità che voglia dirsi civile. L’azione congiunta dell’educazione familiare e scolastica è indispensabile a fronteggiare un fenomeno su cui hanno un impatto determinante anche le conseguenze di dipendenze come alcol e droga. Come Regione lavoreremo per supportare programmi e interventi che puntino alla prevenzione e lo faremo a partire dalla scuola perché dobbiamo supplire il più possibile ad eventuali contesti familiari problematici che possono costituire, come conferma la statistica, pericolosi modelli negativi. Abbiamo la fortuna di vivere nelle Marche dove il contesto valoriale e la struttura sociale ancora impostata sulla famiglia tradizionale ci aiutano in questo percorso. Siamo determinati a farne tesoro per potenziare i nostri anticorpi culturali contro la violenza sulle donne e di ogni genere”.