Sanità

Liste di attesa: la regione investe 9 milioni per recuperare 52.563 prestazioni ambulatoriali, 8.048 ricoveri ospedalieri e 36.339 attività di screening

Subito dopo l’approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, deliberato dal Consiglio il 9 agosto scorso, si è subito proceduto ad attuare il Piano Operativo di recupero e miglioramento delle liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali, ricoveri e screening.

“Il fine – spiega l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – è quello di dare immediata esecuzione all’obiettivo sul recupero delle prestazioni delle Liste di attesa attualmente pendenti entro il 31 dicembre 2023.
La Regione Marche si avvale di un apposito fondo dedicato dello 0,3% del finanziamento indistinto del finanziamento sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l’anno 2023, che per la Regione Marche è pari a 9.063.215,31 euro”.

In particolare le risorse serviranno a recuperare 52.563 prestazioni ambulatoriali (89% del totale regionale), 8.048 ricoveri ospedalieri (22% del totale regionale) e 36.339 attività di screening (16% del totale regionale).
I numeri delle prestazioni derivano da una approfondita analisi svolta in occasione del Piano Socio Sanitario appena deliberato che ha coinvolto le singole Aziende ad intraprendere percorsi riorganizzativi capaci di aumentare la produzione dei servizi richiesti.
Infatti, le quote di aumento dei servizi di cui sopra sono differenziate per ciascuna AST per tipologia di assistenza risultata carente, in base alle realtà territoriali e organizzative.
Il Piano, dopo la riforma sanitaria attuata con la legge regionale 19/2022, prevede anche attività di monitoraggio e coordinamento provinciale su dati verificati giornalmente da apposite strutture.
“Oltre a questo, continuano le azioni di approfondimento e gli interventi di correzione delle agende per ampliare l’offerta per i cittadini e garantire le prestazioni nei tempi prestabiliti – ha aggiunto il vice presidente Saltamartini- che com’è noto devono eseguirsi entro 10, 60 e 120 giorni, secondo prescrizione medica”.

“Così come devono essere garantite le prestazioni è necessaria -ha continuato l’assessore alla sanità- la piena collaborazione dei cittadini: chi intende rinunciare a un appuntamento già fissato deve comunicare la propria rinuncia al CUP almeno 2 giorni lavorativi per consentire la riassegnazione della prestazione stessa.
L’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) procederà al monitoraggio delle valutazioni circa l’appropriatezza prescrittiva, in pieno accordo con i medici di medicina generale e con i medici specialisti tramite la ricostituzione e la convocazione dell’Organismo Regionale per l’Appropriatezza (O.R.A).
Verranno inoltre realizzati percorsi di presa in carico del paziente all’interno di percorsi assistenziali per patologie specifiche (come neoplasie e patologie croniche) e l’obiettivo è quello di assicurare al paziente le prestazioni necessarie evitando prenotazioni autonome mediante CUP.
“L’intervento sulle Liste di attesa è di spessore e certamente i risultati non si faranno attendete” ha concluso Saltamartini.

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