“Giunta e maggioranza regionale, fin dall’inizio del mandato, si sono concentrate sulla valorizzazione delle aree interne. La conformazione geografica, la storia, le criticità e le potenzialità delle Marche conferiscono alle aree interne un grande potenziale e a noi politici una grande responsabilità. Ci impongono di lavorare a tutto tondo per formulare non una destinazione, ma una residenza di qualità: ambiente pulito, ritmi a misura d’uomo, rete sociale: sono caratteristiche ricercate al pari dei servizi quando si sceglie dove abitare”.
Lo ha ribadito nel corso del suo intervento la consigliera della Lega Linda Elezi a corredo della mozione presentata per favorire il lavoro agile nelle aree interne della regione.
“Un’indagine dell’Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano certifica che lo smart working può essere strategico nel rilanciare borghi e aree interne quando, come nel caso delle Marche, va di pari passo con interventi e incentivi alle comunità locali lavorando anche sulle resistenze culturali che oggi impediscono di sfruttare pienamente il potenziale di nuove forme lavoro – ha aggiunto Elezi – Si riscontra un maggior benessere psicologico e relazionale che si riflette sulle prestazioni lavorative. Anche sul piano ambientale i vantaggi sono rilevanti: a causa dei minori spostamenti, un recente studio Enea ha rilevato come lo smart working abbatte di circa il quaranta per cento le emissioni pro-capite di ogni persona”.
In questo senso la legge quadro regionale sui borghi rappresenta una prima risposta multi-settore alle criticità per le quali adotta altrettante misure poliedriche. Una comunità che consente il lavoro agile a coloro che possono effettuarlo è una comunità di lavoratrici e lavoratori che possono conciliare lavoro e famiglia costituendo un contesto sociale più solido.
“Abbiamo la fortuna di vivere un periodo storico in cui le peculiarità delle nostre aree interne marchigiane sono trendy: cerchiamo quindi di trasformare questo potenziale in numeri e qualità dei residenti affiancando ai progetti di rigenerazione urbana e di sviluppo economico proposte a misura di progetti di vita – ha concluso Elezi – Ed è proprio quello che si propone questa mozione: sensibilizzare l’azione amministrativa nei confronti delle circostanze per indirizzarle verso certezze basilari per giovani e famiglie.
Con il lavoro agile è meno impattante il deficit infrastrutturale che ha spopolato l’interno delle Marche e si risparmiano tempo, energie e risorse da riversare su famiglia, microeconomia di prossimità e ambiente.
La pubblica amministrazione è tra i principali attori di questo cambio di paradigma organizzativo e residenziale.
Lavoriamo dunque con il legislatore perché, a partire dalla Pubblica Amministrazione, si rafforzi la flessibilità del lavoro nell’interesse dei cittadini e delle imprese”.