Infrastrutture

Viabilità fermano-maceratese, risoluzione in Consiglio Regionale

Marinangeli: “L’unità di tutte le forze politiche conferma il ruolo strategico degli interventi”.

Infrastrutture per l’area di crisi industriale complessa del Distretto pelli-calzature Fermano-Maceratese al centro della risoluzione sottoscritta e votata all’unanimità nell’ultimo Consiglio Regionale. Obiettivo: il potenziamento viario della provincia di Fermo, e dei collegamenti intervallivi tra le province di Fermo e Macerata.

Lo riferisce il consigliere fermano Marco Marinangeli sottolineando come l’unità di tutte le forze politiche confermi il ruolo strategico degli interventi.

“Piena collaborazione con tutti i colleghi sia in funzione della sollecitazione del tavolo istituzionale tra Mise, Mit, Regione Marche e Invitalia previsto dall’accordo di programma sottoscritto nell’agosto 2020, sia per il completamento delle opere già finanziate in modo da rafforzare le arterie che dovranno sostenere anche l’impatto che avrà sulla viabilità complessiva del territorio l’ospedale di Campiglione di Fermo, in fase di ultimazione” spiega il consigliere citando interventi che vanno dalla rotonda di San Marco alle Paludi al potenziamento della Lungotenna compreso il casello autostradale di Porto Sant’Elpidio, dal completamento della nuova bretella a Molini di Tenna all’ammodernamento della cosiddetta Corta per Torre all’intersezione tra SP219 Ete Morto e la SP9 Campiglionese.
Sul fronte delle risorse da reperire, Marinangeli spinge su quelle necessarie al potenziamento della viabilità di Valtenna e Valdaso, della Mare Monti nel tratto Servigliano-Amandola e delle intervallive tra Fermano e vallata del Chienti nel tratto Amandola-Sarnano-Caldarola.
“Il distretto Fermano-Maceratese è un nodo nevralgico per l’economia delle Marche e come tale ha sempre più bisogno di adeguare logistica e servizi a quella qualità ed eccellenza che contraddistingue i nostri prodotti – conclude il consigliere – Continuiamo il nostro lavoro di sensibilizzazione di tutti gli attori in campo guardando con urgente prospettiva anche alla terza corsia dell’A14, comprensiva dei bypass per decongestionare il traffico e ridurre l’inquinamento nell’area di Salvano, al secondo tratto della Mezzina e alla “strada del cappello” che va da Massa Fermana a Monte Urano. Lo dobbiamo alla necessità di migliorare gli standard di funzionalità e di sicurezza della rete infrastrutturale tra i territori di Fermo e Macerata che l’accordo di programma prevede e, soprattutto, una buona fetta del Pil delle Marche esige”.

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