Sanità

Dono della consigliera Anna Menghi all’ospedale di Macerata «Il mio compleanno un pretesto, la comunità sa essere solidale»

In occasione del suo compleanno, aveva promosso una raccolta di fondi che ha utilizzato per l’acquisto di attrezzature mediche all’avanguardia che ha donato all’ospedale della sua città, Macerata.

Autrice di un bellissimo gesto di solidarietà è la consigliera Anna Menghi che ha consegnato al reparto Ostetricia un Avalon Pod per implementare la sicurezza della salute del bambino nel grembo della mamma prossima al parto un computer per archiviare i casi clinici. Consentiranno ai sanitari di mappare le condizioni del feto in modo ancor più preciso rispetto al passato. È il primo macchinario di questo tipo a disposizione di una struttura pubblica delle Marche come hanno spiegato il primario del Materno Infantile Mauro Pelagalli e il responsabile di Ostetricia e Patologia ostetrica Stefano Cecchi.
“Sono grata a tutti coloro che hanno reso possibile un risultato che ho voluto realizzare per il reparto di ginecologia e ostetricia della mia città – ha spiegato la consigliera nel corso della cerimonia di consegna cui erano presenti anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il vescovo Nazzareno Marconi, il capogruppo regionale della Lega Renzo Marinelli – Mi sembrava in linea con le tante battaglie fatte per le pari opportunità nei miei trent’anni di vita pubblica. Un gesto che andava nella direzione di valorizzare la donna in un momento tanto delicato dell’esistenza e un modo per realizzare nel concreto il sostegno alla natalità in un Paese in cui, purtroppo, si fanno sempre meno figli. A 60 anni volevo chiudere qualche cerchio. Volevo per esempio essere vicina in modo assoluto all’azienda sanitaria regionale presso la quale ho lavorato per tanti anni. Essere di sostegno al personale medico e sanitario che in corsia opera in modo eccellente, gettando quella che è sicuramente una piccola goccia nell’oceano delle necessità, ma comunque versata con il rispetto e la stima che da sempre mi legano alle encomiabili capacità di ciascuno. Infine aiutare il reparto che più di tutti proietta la società nel futuro. In ogni nascita c’è il senso della vita stessa».

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