Mirko Bilò, relatore al simposio internazionale di architetti “Cityscape”, per illustrare il “modello Marche”
La Regione Marche modello per la moltiplicazione delle esperienze turistiche esperienziale. Lo ha confermato il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò, componente della commissione regionale attività produttive, al simposio internazionale Cityscape svoltosi il 16 giugno alla Triennale di Milano dove è intervenuto in rappresentanza della Regione invitata per spiegare la recente legge regionale di promozione del glamping. Proprio per questa apertura all’innovazione Alessandro Ceccarelli e Roberta Martufi dell’ordine architetti di Pesaro, hanno consegnato a Bilò e alla Regione il libro “Architettura sospesa” che racchiude i lavori del concorso di idee per la progettazione di una casa sull’albero.
“Il turismo è cambiato profondamente: il turista non cerca luoghi di cui essere spettatore ammirato, ma passivo. Cerca generatori di esperienza di cui essere il centro – ha spiegato Bilò nel corso del suo intervento – Per le Marche il turismo è un asset fondamentale dell’economia di territorio. Con un patrimonio territoriale di qualità e, soprattutto, uniformemente diffuso, fatto di borghi artistici, paesaggi incontaminati e tradizioni locali, abbiamo tutti gli elementi per costruire catene di esperienza immersiva competitive e metterle a disposizione del viaggiatore, dell’ospite, del turista”.
Bilò ha poi esplicitato ad una qualificata platea di tecnici le mosse delle Marche che vanno verso due macro-direzioni: la promozione del brand Marche Land of Excellence e il turismo di sistema, in particolare green.
“Il rilancio del tessuto socio-economico della regione, specie per le aree interne, passa per la valorizzazione e la riqualificazione dei borghi che stiamo supportando con apposite azioni normative – ha aggiunto il vicecapogruppo della Lega – Abbiamo gettato le basi perché il turismo green delle Marche sia percepito come un’esperienza armonica tra la mano della Storia e quella della Natura. In questo contesto rispecchiano la strategia di rete anche provvedimenti come le leggi per la valorizzazione della tradizione culturale e musicale distintiva delle Marche fisarmonica, saltarello, infiorate artistiche, artigianato artistico”.
Per la loro proposizione green le Marche possono contare anche sul distretto biologico unico regionale che è il più grande d’Europa: 2.100 aziende agricole e 71mila ettari coltivati (il 60% della superficie a biologico nelle Marche).
“Per legare con progetti osmotici l’agricoltura e il turismo puntiamo sulla multifunzionalità – ha continuato Bilò – Per questo incentiviamo le aziende agricole che esercitano agriturismo ad utilizzare al meglio le loro peculiarità per scopi turistici. Si potrà dormire in una botte, fare glamping o passare la notte in una casa sull’albero, grazie alla nuova strategia che ci consentirà anche un bilanciamento dell’offerta tra costa e entroterra. Con la legge regionale per l’enoturismo le cantine si aggiungono ai luoghi di attrazione e ospitalità. Il superamento dei limiti di ricettività e lo snellimento delle procedure burocratiche favorirà investimenti dedicati anche al turismo glamour di nuova generazione dove location e servizi sono sempre più complementari”.
“Crediamo nella filiera del green&leisure e nelle sue potenzialità innovative- ha concluso il consigliere ricordando ancora una volta il grande lavoro fatto dal vicepresidente e assessore Carloni per dare la svolta al settore – In meno di due anni di legislatura abbiamo predisposto strategie, strumenti e investimenti che stanno già dimostrando come questa sia la strada: le Marche sono sempre più un’esperienza da vivere e, quel che più conta, da raccontare motivando alla scelta della regione come destinazione di sicura esperienza”.