Il vicepresidente Carloni: “Potenzialità eccezionali da cogliere”
Le Marche rurali e gli itinerari delle eccellenze e dei sapori alla Borsa Italiana del Turismo di Milano. Agricoltura traino e cerniera di uno sviluppo sostenibile a livello turistico-ambientale
Enoturismo, distretto biologico, prodotti tipici e di eccellenza, agriturismi: la via marchigiana del gusto è stata presentata alla Bit di Milano. “Stiamo scrivendo una nuova pagina dell’agricoltura marchigiana che avrà ricadute in tutti i settori: in special modo, sarà una opportunità per il turismo legato all’entroterra” ha commentato il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni ricordando l’istituzione, lo scorso anno, del Distretto biologico più grande d’Europa che a febbraio ha debuttato sul palco internazionale dell’Expo di Dubai. Si tratta di oltre 2.200 imprese con 4mila agricoltori dislocate su 79mila ettari più altri 19mila in conversione. Altrettanto importante, l’approvazione in consiglio regionale, delle modifiche alla normativa in materia di agriturismi in modo da consentire la riqualificazione delle strutture e la legge sull’enoturismo che consente di fare dei luoghi di produzione dei luoghi di accoglienza.
“L’obiettivo – ha proseguito Carloni – è mettere insieme il meglio delle Marche e fornire agli operatori uno strumento legislativo all’avanguardia che consenta attività di ristorazione e alloggio collaterali a quella principale, in sintonia con l’evoluzione dell’agriturismo e delle richieste degli ospiti: dalle degustazioni di vini e prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione, all’ultima tendenza del ‘glamping’, il campeggio di lusso. La Regione Marche – ha aggiunto Carloni- crede fortemente alle potenzialità dell’agricoltura come traino per molti altri comparti e cerniera di uno sviluppo sostenibile a livello turistico-ambientale. A questo scopo abbiamo creato anche un forte brand territoriale che identifichi le Marche come “Land of Excellence” e regione Bio per eccellenza, attraverso una incisiva promozione ed una narrazione che valorizzi il prodotto in termini di qualità e competitività sui mercati interni ed internazionali. Il potenziale del turismo enogastronomico di questa regione sono sicuro che sia eccezionale e, se sapremo coglierlo, ci riserverà delle piacevoli sorprese”.