Il commissario Marchetti e i consiglieri regionali: “Al tavolo regionale la Lega siederà portando in dote competenza tecnica e una battaglia lunga anni”
La Lega continuerà a portare avanti al Governo nazionale e regionale la battaglia per gli operatori del settore balneare colpiti dalla direttiva Bolkestein dopo che il pronunciamento del consiglio di Stato ha vanificato la proroga delle concessioni introdotta con la Legge di Bilancio 2019 grazie all’intenso lavoro dell’allora ministro Gian Marco Centinaio dei parlamentari del Carroccio.
“Sulla Bolkestein Lega, da sempre schierata al fianco degli operatori balneari, ha agito nei fatti. La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta l’ingerenza degli apparati nella legittima scelta della politica fornendo un alibi a chi non ha voluto e continua a non voler affrontare la situazione – fanno notare commissario Riccardo Augusto Marchetti ed i consiglieri regionali della Lega Marche – Nell’aprile scorso abbiamo presentato un ordine del giorno in consiglio regionale con cui chiedevamo al presidente Acquaroli di portare la vicenda all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni e di assumere ogni iniziativa volta a far pressione per una soluzione che tuteli un settore strategico per le Marche come quello del turismo balneare. Al tavolo regionale che il presidente intende convocare la Lega siederà portando in dote competenza tecnica e una battaglia lunga anni”
Il commissario e i consiglieri regionali leghisti ricordano come sia stato lo stesso Frits Bolkestein, firmatario della legge, a riconoscere che la posizione della Lega è quella corretta dichiarando più volte che lo scopo della norma è di favorire la libera circolazione dei servizi e che le concessioni degli stabilimenti balneari non sono concessioni di servizi ma di beni. L’estensione delle concessioni marittimo-demaniali previste dalla legge 145/2018 e la contestuale riforma del demanio marittimo sono indispensabili per stabilire i termini di applicazione della direttiva ai balneari.
“Si parla di ripartenza del PIL e poi si dà una mazzata al comparto turistico che ha un ruolo determinante. La “proroga Centinaio” doveva essere propedeutica ad una più organica revisione della normativa europea che, invece, il governo Conte 2 ha completamente disatteso e che il Consiglio di Stato ha bloccato in corso d’opera – concludono Marchetti e i consiglieri – Continueremo a chiedere che si tenga conto delle specificità peculiari del comparto balneare italiano e marchigiano, si tuteli e salvaguardi la continuità delle imprese, il loro valore economico, sociale e di tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”.