Mirko Bilò, relatore di maggioranza, e i consiglieri regionali della Lega confermano il cambio di prospettiva, metodo e strumenti e giocano l’asso del ministro Garavaglia
Abbiamo varato un piano triennale del turismo che ribadisce gli obiettivi strategici contenuti nel programma elettorale che lo ha voluto frutto di un processo partecipativo e di cambiamenti sostanziali. Lo abbiamo detto lo scorso ottobre con una mozione della quale sono stato il primo firmatario, lo ribadiamo oggi a compimento dello start del percorso di cui le pietre miliari saranno i piani annuali che ci vedranno scendere in prima persona nel dettaglio delle azioni per le quali la Lega potrà disporre anche della sinergia con il ministro Garavaglia. Cambiamo la prospettiva perché il turismo diventa elemento di coesione dei settori dell’economia regionale e volano dell’economia circolare. Cambiamo il metodo adottando quello del dialogo costante per la ricerca di una progettualità che restituisca forza, coesione e senso di comunità oltre a determinare un riequilibrio territoriale. Cambiamo strumenti colmando il gap di frammentazione con l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione Marche (A.T.I.M) che avrà il compito di coordinare le attività individuando soggetti pubblici e privati con i quali promuoverà l’interazione degli obiettivi e la costruzione dei circuiti tematici. Cambiamo per cambiare in meglio le prospettive di crescita, di rilancio, di sviluppo di una regione che ha delle potenzialità uniche che da troppo aspettano di essere espresse”.
Lo dichiara Mirko Bilò vicepresidente del gruppo Lega e relatore di maggioranza del piano turistico cui fanno eco i colleghi di gruppo che ribadiscono come il piano sia propedeutico alle sfide sulle quali declinare l’individuazione dei nuovi orizzonti di crescita e di coesione di sociale.
“Accoglienza strettamente collegata alla valorizzazione di un territorio che ha caratteristiche uniche nel panorama nazionale, riqualificazione delle strutture ed avvio della rete “albergo diffuso”, potenziamento della comunicazione nel segno delle Marche della qualità e delle eccellenze espresse dalla scelta di coach Roberto Mancini come testimonial indicano chiaramente la volontà di proiettare le Marche in una dimensione competitiva anche a livello internazionale – aggiungono il capogruppo Marinelli e i consiglieri Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi – L’analisi dei flussi turistici dal 2016 al 2020, mostra la sproporzione nella nostra regione tra le presenze di italiani e stranieri, computata in un +28 punti percentuali rispetto alla media nazionale di quelle italiane. Un divario che le Marche devono assolutamente colmare attraverso una forte azione di brandizzazione dell’offerta e della sua promozione strategica sui mercati. Abbiamo le carte in regola e lavoriamo per giocarcele al meglio”.