Il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti, e l’Assessore regionale alla Attività Produttive, Mirco Carloni (Lega), hanno reso noto che, con una nota trasmessa ai sindaci e alle associazioni di categoria, d’intesa con i Prefetti delle Marche, la Regione ha fatto chiarezza in merito a quanto contenuto nel decreto che sancisce la riapertura di alcune attività a partire da lunedì 26 aprile.
“Le Marche hanno numeri da zona gialla e da lunedì 26 aprile molte attività potranno ripartire, pertanto abbiamo ritenuto necessario fare chiarezza per evitare che gli esercenti incorrano in sanzioni. Le attività da ritenersi incluse nel settore della ristorazione – hanno proseguito – sono ristoranti, bar, gelaterie, pub, pasticcerie e pizzerie, compresi gli esercizi che svolgono l’attività come secondaria, temporanea o stagionale. Per quanto riguarda l’espressione ‘all’aperto’– hanno continuato Marchetti e Carloni – rientrano in questa tipologia tutte quelle attività che dispongono di spazi sotto portici, tettoie e coperture, verande, loggiati, balconate, dehors o mediante utilizzo di ombrelloni o similari, almeno aperti su tre lati. Se la veranda o il portico dispone di porte scorrevoli – hanno specificato – queste devono necessariamente restare aperte almeno su tre lati. L’economia marchigiana è stata paralizzata per troppo tempo – hanno concluso Marchetti e Carloni – ora è il momento per imprenditori e lavoratori di ripartire, in sicurezza e nel rispetto di tutte le norme anti-Covid”.