Gli onorevoli leghisti Mauro Lucentini e Luca Paolini replicano alle accuse mosse all’assessore regionale Filippo Saltamartini
“L’ex assessore regionale Fabrizio Cesetti e compagni del gruppo consiliare PD continuano a pungolare con interviste ed interrogazioni l’assessore Saltamartini sulle criticità della sanità regionale mentre dovrebbero fare come in tv da Marzullo: si facciano una domanda e si diano la risposta. Sono loro gli unici colpevoli del caos in cui versa la sanità marchigiana per mancanza di medici, infermieri, posti letto ed interi presidi ospedalieri. Un caos noto da anni che la pandemia ha solo acuito”.
Lo dicono gli onorevoli Mauro Lucentini e Luca Paolini della Lega stanchi di vedere il balletto dei rimpalli, alimentato anche da alcuni parlamentari PD, che da giorni si consuma sulle spalle dei cittadini per gli ospedali di Fermo ed Urbino.
“Negli ultimi 15 anni il PD ha governato le Marche facendo strage di ogni programmazione per la formazione del personale sanitario e la medicina di prossimità, chiudendo ospedali e privatizzando anche gli sgabuzzini. Con che faccia oggi chiede soluzioni rapide per i pochi presidi rimasti che scoppiano sotto il peso della pandemia? – si chiedono i due parlamentari leghisti – Perché Cesetti e compagni non smettono di chiedere a Saltamartini oggi quello che avrebbero loro dovuto fare ieri? Dove stanno i posti letto che questi fenomeni di amministratori pubblici hanno sacrificato “oggi” in nome degli ospedali unici di “dopodomani”? Perché non chiedono al loro governo PD-Cinquestelle che fine hanno fatto i medici che sta aspettando l’ospedale di Urbino per sostituire quelli contagiati? Dovevano arrivare dalla Protezione Civile, ma, ovviamente, tutto tace. – spiegano Lucentini e Paolini – Questi paladini della sanità pronti a mettere in croce un assessore che ha dato in 3 mesi più risposte che loro in tre anni, rivolgano la loro vis polemica verso il loro commissario Arcuri: gli chiedano se e quando arriveranno i vaccini per il richiamo, i disabili, le categorie fragili, studenti e docenti delle scuole che restano chiuse perché gli ospedali scoppiano determinando negativamente i parametri delle restrizioni. Se otterranno queste risposte essenziali che restano, attualmente, lettera morta, riusciremo forse a perdonarli per l’eredità disastrosa che hanno lasciato al Centrodestra in regione”.