Taglio agli straordinari, riduzione delle piante organiche provinciali con aumento del rischio sanitario e territorio privato di presidi indispensabili
“Per il Ministero dell’Interno i vigili del fuoco sono eroi solo a parole. In piena pandemia invece di metterli nella condizione di svolgere in sicurezza il loro indispensabile lavoro, lascia sguarnite le piante organiche provinciali gravando i vigili del rischio sanitario e il territorio con la conseguente chiusura di presidi fissi in zone strategiche”.
Il senatore Giuliano Pazzaglini e il commissario regionale della Lega on. Riccardo Augusto Marchetti sottolineano con rammarico come il destino dei Vigili del Fuoco segua quello di medici ed infermieri, osannati in favore di telecamera e lasciati al loro destino quanto a riconoscimenti e sicurezza. Nel maceratese la pianta organica provinciale risulta coperta solo all’ 80% con 180 unità in servizio sulle 220 previste.
“È l’ennesimo paradosso di un governo che stringe le maglie dei lockdown per limitare al massimo il contagio, ma, ai Vigili del Fuoco taglia straordinari e funzionalità dei presidi sottoponendoli ad un altissimo rischio sanitario di promiscuità visto che devono prestare servizio in varie caserme – spiegano Pazzaglini e Marchetti – Le conseguenze di questa follia ministeriale impattano con forza particolare su territori già in difficoltà come quelli terremotati: anche un comune nel cuore del cratere come Visso rischia di perdere il suo presidio fisso VV.FF, vitale per la puntualità e tempestività dell’azione nella zona montana”.