“Assurdo il teatrino sulle bollette dei terremotati da parte di Anci Marche con la presidente Mancinelli e il responsabile sisma Curti, di parlamentari di maggioranza e consiglieri regionali di minoranza: non c’è traccia del problema nei loro webinar e nei loro emendamenti, ma sollecitano l’azione congiunta dei parlamentari marchigiani. Vogliono davvero dare una mano ai terremotati? Si diano una mossa visto che il loro PD e i Cinquestelle sono al governo: li convincano ad accogliere l’emendamento 27.04 della Lega e lo facciano in fretta. La Lega è l’unica che si batte da sempre, in ogni sede per il terremoto e che lavora perché restino sospese le bollette sugli immobili inagibili, e si possa pagare la fattura di conguaglio in 120 mesi anziché in 36 per non gravare sui bilanci delle famiglie che dovranno aprire il portafoglio per vecchi e nuovi consumi”.
Lo dichiara l’onorevole leghista Tullio Patassini firmatario dell’emendamento per la risoluzione del problema bollette sisma siglato anche dal commissario Marche onorevole Riccardo Augusto Marchetti e dai parlamentari di Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo. Un emendamento necessario perché il governo continua a fare orecchie da mercante e a pasticciare con la normativa.
“Anci e gli indignati della domenica ci spieghino perché il loro governo incapace ha previsto che le domanda di agevolazione per le bollette fosse indirizzata all’Agenzia delle Entrate e all’ Inps anziché ai gestori. È come se ci avessero mandato dal salumiere per comprare le scarpe – incalza Patassini – Invece di rimediare alla svelta, PD e Cinquestelle scaricano le responsabilità su Arera, l’autorità per l’energia. I terremotati avrebbero addirittura potuto perdere i soldi pagati per le maxi-rate che alcuni gestori hanno già inviato: invece, su pressing della Lega, saranno decurtate dalla fattura di conguaglio”.
Sulle ingiustificabili lungaggini, le procedure assurde e lo scaricabarile del governo l’onorevole leghista aggiunge anche un dettaglio che dà la misura di quanto il terremoto sia lontano dai pensieri di PD e Cinquestelle.