“Al peggio non c’è mai fine. Il Pd nomina commissario Legnini che dice di voler far ripartire l’economia delle aree terremotate che con Decreto Sisma, legge di bilancio e decreto Milleproroghe non hanno avuto nulla, ma hanno perso pure quel poco che era stato fatto. Che fanno Regione ed alcuni sindaci proni al richiamo del partito: plaudono alla venuta del nuovo unto dal PD che non trova di meglio che annunciare la sua campagna di ascolto di territori stufi di parlare a vuoto.”
Così l’onorevole leghista Tullio Patassini, firmatario di numerosi emendamenti economici in ognuna delle sessioni in cui il governo giallorosso avrebbe dovuto e potuto fare qualcosa di utile alla ripresa dei territori terremotati.
“Con la nomina di Legnini si certifica la volontà del PD e dei suoi fedeli servitori Cinquestelle di desertificare le aree interne di tutto il Centro Italia – prosegue Patassini – Nessuno dei colleghi marchigiani della maggioranza di governo ha alzato un dito per dire no a questa guerra dichiarata dal Governo Conte bis alle comunità dell’Appennino”.
Una situazione talmente grave che vede la Lega e Confidustria Centroadriatico, solitamente morbida nei toni, sulle stesse posizioni: anche il presidente Mariani definisce gravissime le conseguenze dei no del Governo.
Patassini come firmatario per la Lega elenca uno ad uno questi no ed appare evidente la loro disastrosa ricaduta sul territorio: no proroga e riapertura della Zona Franca Urbana, no sospensione fino al 2021 della notifica delle cartelle di pagamento, riscossione delle somme risultanti da accertamenti esecutivi e delle attività esecutive degli Agenti della riscossione. No anche alle esenzioni dei fabbricati danneggiati dall’ ISEE e degli indici sintetici ISA; no persino a disciplinare il riutilizzo delle macerie.
PD e M5S dicono che ci saranno altre occasioni per affrontare questi temi? Quando, tra mesi o anni quando non resterà che cantare il de profundis per un territorio a cui viene a mancare, da oggi, il pane?
“I sindaci marchigiani e la vicepresidente regionale Casini ci sono o ci fanno rallegrandosi per il cambiamento di un commissario che ratifica un atteggiamento lassista? Lo sanno questi fenomeni quanti schiaffi sono stati dati ai terremotati con una firma di Conte sotto la nomina di Legnini? – conclude Patassini – Mentre loro festeggiano per il politico abruzzese calato dall’alto nelle Marche martoriate al posto di un tecnico marchigiano, le piccole e medie imprese del cratere sono oltre il limite della resistenza. Chiedevano di poter tirare il fiato, sommerse dalle difficoltà del sisma venuto dopo la peggior crisi degli ultimi cento anni: la risposta è stata il taglio netto del boccaglio con cui respiravano grazie alla sensibilità della Lega al governo”.